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La dermatite atopica: un disturbo frequente che può essere tenuto sotto controllo

La dermatite atopica (o eczema atopico) è una malattia cronica della pelle molto comune, soprattutto nei bambini.

Quanto è diffusa?
Negli ultimi trent’anni si è assistito ad un aumento della prevalenza della dermatite atopica e, nei Paesi sviluppati, sembra essersi adesso stabilizzata sul 10 – 20% della popolazione. Nella maggior parte dei casi (circa il 60%) la patologia si manifesta nella prima infanzia, entro il primo anno di vita. Si può, però, presentare a qualunque età. Il suo andamento non è sempre uguale: talvolta continuo, talvolta recidivante con periodiche riacutizzazioni. Nel 70% degli individui la dermatite atopica migliora nella tarda infanzia. Il fatto, però, di avere un’insorgenza severa, una storia familiare di malattia e la comparsa precoce di allergie sembra possa favorire delle manifestazioni più durature.

Quali sono le manifestazioni cliniche?
Dal momento che non ci sono esami del sangue o test specifici per la diagnosi, questa è basata solo sulle caratteristiche cliniche. La manifestazione principale è la comparsa di un arrossamento della cute accompagnato da un fastidioso prurito. Le lesioni possono comparire su qualunque parte del corpo ma, in base all’età, ci sono delle sedi più tipiche. Nei bambini molto piccoli l’esordio è generalmente acuto e coinvolge soprattutto il viso e le superfici estensorie delle braccia e delle gambe. Nei bambini un po’ più grandi, da 1 – 2 anni in avanti, le lesioni si sviluppano soprattutto sulla superficie interna dei gomiti e dietro alle ginocchia. Negli adolescenti e negli adulti le zone più coinvolte sono, anche qui, la superficie interna dei gomiti e dietro alle ginocchia e poi i polsi, le caviglie e le palpebre. Una forma particolare potrebbe interessare il collo, e in questo caso la malattia si sviluppa anche sulla parte posteriore del tronco, sulla testa e sulle spalle.

Dermatite atopica e allergie
In un buon numero di pazienti si identifica un’alta concentrazione di IgE, ossia la classe anticorpale coinvolta in molti tipi di allergie. Attenzione, però: non avere le IgE alte non significa che si possa escludere la diagnosi di dermatite atopica. Nei primi due anni di vita, i bimbi che presentano una manifestazione da moderata a severa della patologia possono presentare delle allergie alimentari. Per quanto non ci siano dati precisi, si stima che circa il 30% degli individui con un esordio precoce e severo di dermatite atopica sviluppi delle manifestazioni allergiche a certi alimenti.

Trattamento
La dermatite atopica non può essere curata definitivamente ma i sintomi possono essere migliorati e tenuti sotto controllo. I pilastri principali del trattamento sono: favorire la funzione di barriera cutanea tramite l’applicazione di creme emollienti che ammorbidiscono la cute e riducono la perdita di acqua, evitare i fattori che possono peggiorare la patologia (come per esempio creme contenenti fragranze o profumi) e ridurre l’infiammazione attraverso l’applicazione di pomate antinfiammatorie. Solo nei casi più severi può rendersi necessaria una terapia da prendere per bocca o la fototerapia. Le creme emollienti devono essere utilizzate almeno due volte al giorno e dopo il bagno o la doccia ed è consigliato evitare i comuni bagnoschiuma in favore di detergenti senza sapone e senza profumi, con un pH neutro o basso.
Per controllare il prurito può essere indicato il ricorso a farmaci antistaminici mentre non c’è alcuna evidenza scientifica in favore di probiotici o integratori alimentari. Il ruolo del proprio medico curante e del dermatologo è molto importante: con piccoli accorgimenti da mettere in atto nella vita quotidiana si può tenere sotto controllo questo fastidioso disturbo.

Fonte: MedicalFacts.