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La caduta dei capelli

Caduta stagionale
La caduta di capelli stagionale è un fenomeno naturale che coinvolge indifferentemente uomini e donne e che si verifica particolarmente in primavera ed autunno. Nella caduta ordinaria si stima che ognuno di noi perda in media dai 50 ai 100 capelli al giorno, e che invece nella caduta stagionale si arrivi a perderne anche 150 al giorno. Non bisogna però spaventarsi: nella maggior parte dei casi si tratta di una condizione fisiologica di ricambio.
Perché e quando cade il capello?
Lo sviluppo dei capelli è di natura ciclica ed ogni ciclo pilifero è composto da tre fasi principali:
– la fase anagen corrisponde alla fase di crescita del capello e può durare da 2 a 6 anni. In questa fase si ha la formazione del fusto del capello la cui crescita è di circa 1 cm al mese.
– la fase catagen è la fase di involuzione in cui il capello smette di crescere e si avvicina mano a mano agli strati più esterni dell’epidermide. Dura dalle 2 alle 3 settimane.  
– la fase telogen è la fase di caduta del capello. Il fusto viene spinto indietro da un nuovo capello che quindi ricomincia la fase anagen. Questa fase può durare dai 2 ai 3 mesi.
In alcune condizioni la durata del ciclo vitale del capello può subire delle variazioni, ad esempio in caso di stress, stanchezza, diminuzione dei livelli di estrogeni dopo il parto… In questo caso si parla di “telogen effluvium acuto” dove si ha una significativa perdita di capelli, ma completamente reversibile e di una durata non superiore a 6 mesi. 

Alopecia androgenetica
L’alopecia androgenetica, conosciuta anche come calvizie, è una tipologia di perdita di capelli dovuta ad una particolare sensibilità di alcune zone del cuoio capelluto all’azione degli ormoni androgeni. Ciò che si eredita geneticamente è la suscettibilità dei follicoli piliferi al diidrotestosterone (DHT), metabolita attivo del testosterone.
Cosa succede quindi?
Il testosterone viene trasformato in DHT per azione dell’enzima 5α-reduttasi. Il DHT si lega sulla superficie del follicolo pilifero atrofizzando: si ha quindi una graduale miniaturizzazione del capello che diventa debole e sottile fino a cadere definitivamente in seguito alla morte del bulbo.
Il processo di diradamento e caduta può essere più o meno marcato e veloce ma segue schemi precisi: nell’uomo è quasi sempre localizzato nella zona frontale-temporale con arretramento dell’attaccatura del capello (stempiatura) per poi passare alla sommità del capo e allargarsi progressivamente fino alla calvizie completa della parte superiore della testa. Questa zona è particolarmente interessata dalla caduta perché è proprio qui che l’enzima 5α-reduttasi è più attivo, determinando quindi una alta concentrazione di DHT.
Ma non è solo questione di genetica…
Esistono infatti cause che concorrono alla calvizie. Parliamo ad esempio di stress e del suo relativo ormone: il cortisolo. Quest’ultimo ha un’azione vasocostrittrice periferica che causa quindi di atrofia dei vasi sanguigni con perdita del giusto apporto di nutrienti necessari per la crescita del capello.
In generale, la calvizie si manifesta molto più frequentemente nell’uomo rispetto alla donna. In quest’ultima è più probabile compaia in età avanzata in seguito all’entrata in menopausa.

Integratori per capelli
Come detto in precedenza, la caduta di capelli stagionale è un processo fisiologico e temporaneo di ricambio che si verifica particolarmente in primavera e autunno. Non potendola evitare, è però possibile utilizzare integratori per contenere la caduta e rinforzare il capello. In commercio ne troviamo di tantissimi tipi ma i componenti principali spesso li accomunano.
I capelli sono costituiti principalmente da cheratina, proteina ricca di amminoacidi solforati. Per questo motivo un buon integratore dovrebbe contenere questa tipologia di amminoacidi che sono particolarmente ricchi in zolfo: parliamo di cistina, metionina, taurina e arginina.
Vitamine e minerali sono anch’essi molto importanti per lo sviluppo del capello in quanto ottimizzano tutti i processi biologici dell’organismo ed hanno proprietà benefiche e protettive nei confronti dei follicoli piliferi. Selenio, zinco e rame sono ad esempio minerali che favoriscono il processo di formazione della cheratina, migliorano i ritmi di crescita del capello e stimolano la produzione di melanina.
Tra le vitamine troviamo la vitamina C ed E che sono importanti antiossidanti implicati nel benessere generale dell’organismo perché capaci di neutralizzare i radicali liberi, e nella produzione di collagene. Essenziale per la salute del capello è la vitamina H, o biotina, in quanto rinforza il capello e ne favorisce la crescita.
Molte di queste importanti sostanze le troviamo nell’alimentazione. Una dieta corretta e bilanciata è infatti in grado di apportare al nostro organismo il giusto quantitativo di nutrienti per i naturali processi biologici. In caso contrario, possono venirci in aiuto gli integratori alimentari scelti in funzione del proprio bisogno.